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E sono 13!

Buon compleanno a noi.

Sono 4030 giorni che continuo a servirvi con la stessa passione, dedizione e coraggio di sempre.

Sì, ho scritto “coraggio”, perché c’è voluta una buona dose di coraggio per portare avanti la mia idea: un negozio di carni pregiate per solo intenditori.

Non vi nascondo che molte volte ho avuto paura.
Paura perché volevo che fosse tangibile tutto l’impegno messo nella ricerca della materia prima, tutto lo studio che c’è dietro ogni selezione, tutto il lavoro di squadra fatto per darvi il miglior servizio possibile.

Negli anni, però, ho capito che non avevo niente da temere.

Voi clienti avete sin da subito capito la differenza tra il mio negozio e una semplice macelleria, apprezzando ogni spiegazione, ogni mio discorso prolisso sulla provenienza di quella o di quell’altra carne.

Ne abbiamo passate tante: dalla grande recessione verificatasi dal 2007 al 2013, alla recente emergenza sanitaria, economica e sociale a causa del COVID 19.

Ma non ci siamo mai arresi, abbiamo perseguito i nostri obiettivi anche se di certo non abbiamo avuto dalla nostra parte il fisco italiano, che in questi anni non è stato affatto “magnanimo” nei nostri confronti.

Non abbiamo mai seguito le mode, ma siamo sempre stati i precursori del cambiamento, acquisendo, giorno dopo giorno, sempre più consapevolezza su come il mercato della carne si stava evolvendo.

Se c’è una cosa che il 2020 mi ha insegnato, è che deve esserci un cambio di rotta nelle abitudini di consumo anche e soprattutto per quanto riguarda il tema “carne”.

Sarò ripetitivo e anche controcorrente (come sempre!), ma di carne bisogna mangiarne pochissima ma di qualità altissima.

Ed è per questo motivo che nel mio negozio trovi e troverai sempre, solo carni che acquistiamo dalle aziende più rinomate per le loro selezioni di carni più pregiate italiane e del mondo.

Vuoi tenerti aggiornato/a sulle disponibilità delle prossime settimane?

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Perché mangiare carne proveniente da allevamenti intensivi è insostenibile

Ho letto in un articolo che:

“Dal 1961 al 2010 la popolazione globale di animali macellati è passata da circa 8 a 64 miliardi, cifra che raddoppierà a 120 miliardi entro il 2050 se prosegue l’attuale ritmo di crescita”

Basterebbe leggere solo queste poche righe per capire che il consumo di carne proveniente da allevamenti intensivi è insostenibile.

Ci sono ormai disseminati in libri, articoli, e riviste studi di ogni tipo che lo dimostrano!

È insostenibile dal punto di vista ambientale, energetico, agricolo e sanitario.

Sì, lo so, parlare di alimentazione è sempre difficile perché è un aspetto molto personale.

Ci sono però alcuni fatti innegabili a prescindere dalla propria convinzione, cultura o usanza alimentare.

È infatti impensabile che la produzione e consumo di carne possa continuare a livelli esponenziali. Già ora l’impronta ecologica degli allevamenti intensivi è pesantissima e per il futuro non ci sono semplicemente abbastanza terre e cibo per sfamare gli eserciti di miliardi di animali che verranno e i danni all’ambiente derivanti.

Insomma è una questione a cui pensare.

Pensateci anche voi, pensate alle migliaia e migliaia di animali stipati in allevamenti-lager che producono un inquinamento da deiezioni pesantissimo e poi hanno bisogno di vari trattamenti medicinali, con conseguente ulteriore grave inquinamento delle falde.

Questi animali, che vivono in maniera aberrante, sono in condizioni igieniche pessime e ad ogni momento è in agguato qualche epidemia che può trasmettersi alle persone come purtroppo si è già verificato.

Ed è ovvio, e anche legittimo pensare, che la carne che arriva nei banchi del supermercato non è certo un toccasana per il nostro organismo e molte malattie già dipendono proprio da un consumo eccessivo della stessa.

In poche parole il consumo di carne proveniente da allevamenti intensivi, è insostenibile da ogni lato lo si guardi!

Volenti o nolenti, non per motivazioni spirituali o etiche ma per la mera sopravvivenza delle persone e del pianeta stesso, si dovrà arrestare e invertire la rotta.

La soluzione c’è ed è anche alla portata di tutti.

Le nostre scelte di consumatori sono fondamentali per influenzare le condizioni di allevamento di questi animali.

Se si consumano prodotti di origine animale, consumare responsabilmente significa comprare solo prodotti da allevamenti che rispettano il benessere degli animali stessi.

Questo contribuirà ad aumentare la domanda per questi prodotti e a ridurre la domanda da sistemi intensivi.

Tagli e usi della carne rossa, tutto quello che c’è da sapere

Non tutti lo sanno, ma per cucinare in modo corretto la carne rossa è importante conoscerne i tagli.

Probabilmente per gli “addetti ai lavori” molte cose che dirò in questo articolo, sono scontate, ma non per tantissimi consumatori.

Sono convinto che noi macellai, artigiani, dobbiamo dare tutte le informazioni a nostra disposizioni ai nostri clienti, per renderli sempre più consapevoli sui loro acquisti!

I “tagli” della carne rossa

A seconda dell’età a cui avviene la macellazione, del sesso dell’animale, dell’alimentazione e dei tagli si ottengono carni diverse per gusto, proprietà nutritive, grassi e per diversi usi in cucina.

Alcuni tagli sono comuni al bovino adulto e al vitello o vitellone.

La scelta tra un taglio di manzo e quello di vitellone comporta sapore più marcato e grasso il primo, più delicato, e leggero il secondo. Il filetto di vitellone, quindi, è una delle parti più pregiate della carne bovina.

I bovini, per la carne, vengono classificati in base all’età:

– vitello (bovino macellato tra i 5 e i 7 mesi)
– vitellone (bovino di età tra gli 8 e i 12 mesi)
– manza (femmina fino ai 14-16 mesi)
– scottona (femmina di età maggiore ai 16 ed inferiore ai 22 mesi)
– manzo (maschio castrato o femmina che non ha mai partorito, età da 1 a 4 anni)
– bue (maschio castrato, età oltre 4 anni e mezzo)
– vacca (femmina macellata di solito alla fine della produzione di vitelli e latte, età 6-8 anni)

Prima, secondo e terza scelta

Prima di andare avanti con la classificazione dei tagli, vorrei aggiungere una breve panoramica su prima, seconda e terza scelta:

Prima scelta (filetto, roast-beef, fesa, noce, scamone, magatello, cosciotto, arrosto)
Seconda scelta (coppa, punta, reale, spalla, fiocco, carré)
Terza scelta (collo, biancostato, muscolo, garetto, ossibuchi, testina)

TABELLA TAGLI

Ho fatto questa guida per agevolare i miei clienti e perché non tutti i tagli si prestano infatti a tutte le preparazioni, o perché troppo magre o al contrario troppo grasse.

La scelta del taglio sbagliato può comportare la cattiva riuscita di una ricetta e il risultato potrebbe essere una carne immangiabile.

Di seguito tutti i tagli della carne rossa.

1 – COSCIA

– Codone (manzo, vitello, vitellone)
– Noce (manzo, vitello, vitellone)
– Sottofesa o fetta di mezzo (manzo, vitellone)
– Rosa, fesa interna, punta d’anca (manzo, vitello, vitellone)
– Magatello o girello (manzo, vitello, vitellone)
– Spinacino o tasca (manzo, vitello, vitellone)

2 – LOMBATA

– Filetto (manzo, vitello, vitellone)
– Controfiletto o roast beef (manzo, vitellone)
– Carré (vitello)
– Costolette o cotolette (vitello)
– Nodini (vitello)
– Scamone o pezza (manzo, vitello, vitellone)

3 – SCHIENA

– Costata (manzo, vitellone)
– Coste della croce (manzo)

4 – COLLO

– Collo (manzo, vitellone)

5 – TESTA

6 – SPALLA

– Fesone di spalla (manzo, vitellone)
– Fusello (manzo, vitello, vitellone)
– Brione o polpa di spalla (manzo, vitello, vitellone)
– Cappello del prete o spalla (manzo, vitello, vitellone)

7 – GARRETTI

– Ossibuchi anteriori e posteriori (manzo, vitello, vitellone)

8 – PETTO

– Punta di petto (manzo, vitello, vitellone)

9 – BIANCO COSTATO

– Biancostato di reale (manzo, vitellone)
– Reale (manzo, vitello, vitellone)

10 – PANCIA

– Biancostato di pancia (manzo, vitellone)
– Fiocco (manzo, vitello, vitellone)
– Scalfo (manzo, vitellone)
– Pancia (manzo, vitellone

QUINTO QUARTO

– Lingua (manzo, vitello)
Come scegliere la carne in base alla ricetta che si vuole preparare

Ogni piatto di successo, ha dietro dello studio e della ricerca. Lo dico sempre!
È molto importante quindi conoscere e riconoscere i tagli della carne.

Di seguito un’altra tabella utile per la scelta della carne.

ARROSTO
Fesa, noce, girello, scamone, muscolo posteriore, fesone di spalla, girello di spalla.

BOLLITO E BRODO
Muscolo posteriore, sottospalla, polpa di spalla, petto, collo, muscolo anteriore. Vedi Come fare un buon brodo di carne.

CARNE AI FERRI E ALLA GRIGLIA
Costata, scamone, fesa, noce, filetto, roastbeef.

FRITTURA
Costoletta, fesa, sottofesa, noce del quarto posteriore, girello di spalla. PER FARE LA

BISTECCA
Filetto, controfiletto, noce, fesa.

BRASATO
Campanello o pesce, taglio reale, geretto.

SPEZZATINO
Polpa di spalla, girello di spalla, collo, taglio reale del quarto anteriore, pesce o campanello, pancia.

STUFATO
Spalla, taglio reale del quarto anteriore, sottosfera, campanello.

IN UMIDO
Campanello, polpa di spalla, girello di spalla, collo, taglio reale del quarto anteriore, pancia.

PIZZAIOLA O SCALOPPINE
Sottofesa, fesone di spalla.

BOURGUIGNONNE, PEPE VERDE E PEPE ROSA
Filetto, scamone.

LESSO
Punta di petto, pesce o campanello, biancostato, geretto.

VITELLO TONNATO
Girello (magatello)

OSSIBUCHI
Ossibuchi di vitello posteriori.

TAGLIATA
Noce, fesa.

MACINATO HAMBURGER E TARTARA
Fesone di spalla.

MACINATO DA SUGO
Polpa di coscia, piccoli pezzi di altri tagli.

La mia piccola guida ai tagli e agli usi della carne rossa termina qui.

Come sempre, potete chiedere qualsiasi chiarimento venendomi a trovare in macelleria.
Sarò felice di chiarire qualsiasi dubbio o curiosità!

grassi animali grassi vegetali

Grassi animali VS Grassi Vegetali, chi la spunterà?

Conoscete le caratteristiche di questi importanti elementi?

Bhe… dovreste!

Perché può aiutarvi a compiere le scelte alimentari con più consapevolezza.

In ambito alimentare distinguiamo tra grassi animali, quei prodotti alimentari di consistenza generalmente solida o semisolida, ricavati da tessuti animali ad alto contenuto lipidico tra cui, ad esempio, burro, strutto, pancetta e lardo, e grassi vegetali, ossia i lipidi che si estraggono a partire da specie vegetali, tra cui, ad esempio, olio di oliva, olio di semi di arachide, olio di girasole.

I grassi di origine vegetale in particolare vengono normalmente riconosciuti come i meno pericolosi per la salute dell’organismo ed anche per il mantenimento del peso forma ma spesso, se subiscono processi industriali capaci di intervenire in modo radicale sulla loro composizione chimica, possono trasformarsi in grassi idrogenati, molto pericolosi per la salute umana.

La verità è che non bisogna ridurre tutto dalla semplice frase:

“I grassi animali fanno male, i grassi vegetali fanno bene”.

Non è affatto vero.

Prendiamo come esempio la carne di Wagyu Giapponese.

Sapevi che la carne di Wagyu Giapponese allevata da Onishi San possiede il 58% di grassi monoinsaturo?

Pensa che l’olio extravergine di oliva, vegetale ne contiene dal 60% al 70%!

E poi vuoi mettere l’esperienza di mettere sulla lingua una fettina sottilissima di Wagyu e la vedrai letteralmente “sciogliersi” in bocca entro pochi secondi proprio grazie all’elevatissima quantità di acido oleico.

Questo per dirvi che quando sentite certe notizie o leggete articoli con frasi dette e ridette, stereotipi che non stanno né in cielo e né in terra… fermatevi.

Fermatevi a pensare, fermatevi a riflettere e soprattutto INFORMATEVI!

macelleria elis elite

5 garanzie che ti do quando acquisti la tua carne qui da Eliseo Occhipinti Macelleria

Quando entri qui nel mio negozio, io mi assicuro sempre prima di salutarti di averti dato tutte le informazioni necessarie sul prodotto che hai acquistato.

Le ho chiamate erroneamente “informazioni” ma in realtà sono delle vere e proprie garanzie!

Ne ho individuate almeno cinque:

1. Ti assicuro che l’alimentazione dell’animale è la migliore possibile

Ti ricordo che l’animale è il risultato di ciò che mangia, assimila, trasforma e produce. In sostanza anche la carne che ti servo è il risultato di un’equazione perfetta tra alimentazione corretta e benessere dell’animale.

2. A proposito di quest’ultimo: il benessere animale…

Ogni volta che acquisti la carne da me, ti garantisco che gli animali sono stati allevati in spazi ampi, in compagnia di altri animali, senza stress psicologici.

3. La nostra macelleria è la prima in Sicilia ad avere una cella di frollatura a vista

Puoi seguire il processo di frollatura delle carni più pregiate, semplicemente dando un’occhiata alla cella che è completamente visibile (anche a chi, non entra nel negozio)

4. Ti garantisco, anzi no, ti faccio vedere e “toccare con mano” che le celle che utilizzo hanno la giusta temperatura e umidità

Non è passato neanche un anno da quando ho installato una cella a vista dry aged.

5. Ti garantisco anche controlli costanti del ph

Possiedo un phmetro che mi aiuta nell’analisi continua del ph della carne per evitare la proliferazione dei batteri.

Per ultimo, non l’ho messo tra i punti perché più che una garanzia è quel “plus” in più, quella chicca che accompagno a ogni acquisto… la spiegazione sulla conservazione e sulla cottura.

In una scala da 1 a 10 che valore assegni al cibo?

Prima di rispondere io stesso a questa domanda, vorrei raccontarvi un aneddoto.

Mi trovavo a Bologna lo scorso anno a una conferenza, mi ricordo una frase che pronunciò Oscar Farinetti patron di Eataly durante il suo intervento e che per me da quel momento diventò particolarmente significativa:


“Fateci caso se il caffè che comprate nel bar accanto a casa vostra ha un costo superiore rispetto a quello che comprereste nel bar che si trova due traverse dopo, perché se anche si tratta di caffè e basta, a quella minuscola o grande differenza di prezzo c’è una spiegazione… possibilmente la prima azienda paga i suoi dipendenti e paga le tasse mentre la seconda no.”


Mamma mia quanto aveva ragione!

Al cibo io assegno un valore di 10, perché il cibo è fondamentale per la mia nutrizione, per farmi stare bene e per tantissime altre cose.

Eppure, spesso non si presta tantissima attenzione a ciò che si mangia. Si cerca di risparmiare, di andare sull’offerta o di cercare la promozione più vantaggiosa.

Io non ve lo dico spesso, ma quando comprate da me, comprate un “pacchetto completo”, lasciatemi passare il termine.

Quando comprate da me sapete per certo che:
  • ho pagato le tasse, gli stipendi ai miei dipendenti e tutti i miei fornitori
  • ho fatto degli investimenti in sicurezza sul lavoro
  • ho fatto anche degli investimenti sulla comunicazione, intesa come diffusione della cultura della carne
  • ho rimodernato i locali rendendo sempre più efficienti gli impianti come ad esempio quello di aerazione per rendere l’ambiente quanto più asettico possibile
  • ho fatto e continuo a fare sempre ricerca, ho comprato una cella per la frollatura a vista con tecnologia dry aged
  • sono convenzionato con un’impresa per il monitoraggio e il controllo infestanti a norma H.A.C.C.P.

Dirai “hai fatto il tuo dovere”.
Sì, ma questo non è scontato.

Sono convinto che come ogni cittadino, anche l’azienda non può prescindere dal contesto in cui agisce, ed è perciò giustificata a inseguire il profitto solo quando ciò non danneggia la comunità e l’ambiente nella quale vive.

Sono anche convinto che i comportamenti delle persone che costituiscono l’organizzazione, partendo da coloro che dispongono una maggiore responsabilità e maggiore autorità, ne modellano e conformano l’immagine.

Io ci credo nell’etica aziendale, non è un ossimoro!

La coltivo ogni giorno… curando il rapporto con i miei collaboratori con i miei fornitori e con i miei clienti.

Ed è proprio per questo motivo che, il mio ruolo non è solo quello di un semplice artigiano ma è anche quello di farvi comprendere la differenza sostanziale che c’è tra “prezzo” e “valore”.

Quando sento dire che di me pensano “bravissimo, ma ha i prezzi alti” vorrei rispondere dicendo che i prodotti che vendo nella mia macelleria hanno un prezzo diverso, perché hanno un valore diverso, determinato da una serie di fattori tangibili come:

Esperienza

Sono ormai 24 anni che faccio questo lavoro e ho sviluppato un mio personalissimo metodo che parte da una selezione accuratissima per poi passare a una particolare lavorazione artigianale (frollatura) e finire in una consulenza personalizzata su cottura e ricette.

Sicurezza e tracciabilità

Essere trasparenti per me vuol dire comunicare a voi clienti l’origine esatta di ogni carne, il lotto, il produttore e qualsiasi altra informazione necessaria per un acquisto consapevole.

Cultura

È quella che trasmetto ai miei clienti ogni giorno spiegando per filo e per segno perché ho selezionato quella determinata carne, quale alimentazione ha seguito quell’animale prima di essere macellato… in sostanza tutto ciò che riguarda l’allevamento e non solo.

Sono questi i fattori che contribuiscono ad aggiungere vero valore alla mia carne.

Ecco perché quando compri al bar, al supermercato, al ristorante o in qualsiasi altro luogo ti consiglio di non ridurre tutto a una mera questione di prezzo!

C’è una sostanziale differenza tra razze e tagli

Ecco perché il famoso “Tomahawk” non è una razza di carne ma un taglio molto particolare!

Oggi vorrei fare un po’ di chiarezza…

Con il termine “Tomahawck” si intende quella parte anatomica della lombata di manzo che si ricava dal quarto posteriore, e va tra la quarta e la nona costola arrivando fino al collo a cui non viene segato l’osso eccedente ma viene interamente ripulita dalle cartilagini (in gergo frenched”) conferendogli così la sua particolare forma ad ascia.

La bistecca di Tomahawk viene tagliata in base allo spessore dell’osso che non deve essere mai inferiore ai 4 cm, può arrivare anche ai 7/8 cm.

Voglio precisare che una bistecca di Tomahawk per essere chiamata tale, deve e ripeto: DEVE avere almeno 20 cm di osso.

Ultimamente sento pronunciare spesso questa parola, ma la realtà è che nella maggior parte dei casi vengono spacciati altri tagli anatomici per Tomahawk!

Se ti stai chiedendo per quale motivo la sua forma assomiglia ad un arma di difesa simile a quella dei nativi americani, ti rispondo subito che è perché questo taglio di carne presenta semplicemente un lungo osso.

Poiché è costata di osso, ha una grande quantità di grasso inter-muscolare, che gli conferisce una consistenza particolare quando viene cotta, mentre i sapori vengono rilasciati sia dall’enorme osso, sia dal grasso inter-muscolare durante la frollatura.

Quando ti parlano di “razza tomahawck” non crederci!
Per chi non lo avesse ancora capito il Tomahawck È UN TAGLIO E NON UNA RAZZA.

Le origini del taglio tomahawck sono australiane ma le bistecche (come anticipavo prima) si possono ricavare da qualsiasi razza.

Anche se tecnicamente una bistecca di Tomahawk può arrivare a pesare 1,2 kg e molte persone preferiscono farlo alla brace, può essere scomodo perché è particolarmente grande.

Probabilmente il metodo migliore per una bistecca Tomahawk è quello di grigliare su un barbecue e di usare un termometro di carne interno per cuocere fino a raggiungere la temperatura ottimale.

Si può anche prima cuocerla in forno caldo (200°C) per 15 minuti e poi scottarla dappertutto in una padella grande.

A causa delle sue dimensioni, deve essere riposato correttamente dopo la cottura, per almeno 10-15 minuti, per permettere al calore dell’osso di ridistribuire attraverso la carne per dare una succulenta bistecca succulenta.

Se vuoi sapere quando nella mia bottega per gli intenditori di carni pregiate, saranno disponibili tagli di Tomahawck non devi fare altro che iscriverti al gruppo Facebook esclusivo Elis Èlite!

Eliseo perché la tua carne é così morbida e gustosa?”

Quando mi fate domande come questa, io rispondo che è tutto merito della frollatura!

I sapori, il profumo e la tenerezza di una carne che ha subito il processo di frollatura sono ineguagliabili.


La frollatura (scusate se insisto) è semplicemente il periodo di riposo che ogni carne dovrebbe affrontare prima di venir consumata.

Sono sostanzialmente tre le fasi che avvengono in tutti gli animali subito dopo la macellazione:

PRIMA FASE
(che va da pochi minuti a mezz’ora dopo l’abbattimento dell’animale)


In questa fase si registra un abbassamento del ph, quindi un aumento di acidità. É anche questo il motivo per cui una carne non dovrebbe mai e poi mai venir consumata immediatamente dopo la macellazione!

SECONDA FASE
(che va dalle 3/4 ore fino alle 24 ore post-mortem)

Durante questa fase il muscolo si irrigidisce e la carne è particolarmente dura, quindi poco appetibile.

TERZA FASE
(che va dalle 48h fino ad arrivare a periodi “medio-lunghi”)

Questa è la fase dell’intenerimento! Durante questa fase (delicatissima) per una perfetta riuscita del processo, bisogna controllare umidità e temperatura. Solo così si può evitare il proliferare di microorganismi indesiderati.

Affinché la frollatura avvenga senza sorprese, la scelta della cella frigorifera é importantissima.

Io, nella mia macelleria, per rendervi partecipi della frollatura della carni più pregiate, ho acquistato una cella di frollatura a vista.

Se vi è piaciuto questo articolo, commentatelo (chiedetemi pure delle curiosità che vi sono venute in mente leggendolo) e se vi va condividetelo con altri amanti delle carni pregiate come voi!